Muri a secco come strumento per l’adattamento al cambiamento climatico
STONEWALLSFORLIFE consiste nel recupero e mantenimento di terrazzamenti con muri a secco e delle relative opere di regimazione idraulica per proteggere il territorio e i suoi abitanti dagli effetti degli eventi meteorologici estremi. I muri a secco hanno quindi una rilevanza dal punto di vista ambientale poiché possono aumentare la resilienza del territorio ai cambiamenti climatici.
STONEWALLSFORLIFE mostra il valore sociale e culturale dei muri a secco e supporta il loro recupero, attraverso corsi didattici per disoccupati, migranti e categorie svantaggiate, facilitando il loro collocamento lavorativo e l'inclusione sociale.
Rimozione della vegetazione
Recupero
Assegnazione
NEWS
Le aree di intervento
L’area di intervento si trova nel Parco Nazionale delle Cinqueterre, che nel 1997 è stato inserito dallUNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità come "paesaggio culturale".
I terrazzamenti nel sito pilota sono gestiti da Fondazione Manarola Cinque Terre, che è già attiva nel territorio come intermediario tra i proprietari dei terreni abbandonati e gli agricoltori locali interessati ad affittarli in cambio della loro manutenzione a lungo termine.
Studi preparatori verranno condotti per garantire la replicabilità dell’intervento in due siti all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre e in uno nel Parco del Garraf, gestito dalla Diputació de Barcelona.
Parco Nazionale delle Cinque Terre, Italia
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è il parco nazionale italiano più densamente popolato, con circa 4.000 abitanti in un’area di 3.868 ettari, suddivisi in cinque borghi: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. Il tratto distintivo delle Cinque Terre è il paesaggio fortemente antropizzato e caratterizzato da scoscesi pendii, che, in più di mille anni, sono stati sezionati dall’uomo per ricavarne strisce di terra coltivabili, sorrette da migliaia di chilometri di muri a secco. Questo territorio, definito appunto "Parco dell'Uomo", è diventato Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1997.
Parco del Garraf, Catalogna, Spagna
Il Parco del Garraf fa parte della Rete dei Parchi Naturali del Consiglio Provinciale di Barcellona, il cui piano speciale è stato adottato nel 1986. L'area protetta si estende su 12.377 ettari e comprende 9 comuni. Il massiccio del Garraf è costituito quasi interamente da roccia calcarea e ha un clima tipicamente mediterraneo: piogge durante la primavera e l’autunno e temperature miti. Negli ultimi anni il Parco è stato coinvolto in due grandi incendi nel 1982 e nel 1994, che hanno interessato rispettivamente 10.000 e 4.300 ettari.
Nonostante l'attuale spopolamento, il XVIII secolo è stato caratterizzato da un aumento della popolazione nell’area, accompagnato da una grande espansione della coltivazione della vite e del grano. Si stima che il 40% dello spazio agricolo fosse costituito da muri a secco. Dopo l’invasione della fillossera (1879-1880), l'attività agricola cessò e oggi solo nel 3% dell’area sono presenti muri a secco.